LA JUVENTUS BATTE LA NON ISCRIVIBILE E ORA TESTA ALLA CHAMPIONS LEAGUE

A fine primo tempo in pochi avrebbero immaginato un finale di partita in questo modo. La non iscrivibile ha iniziato benissimo e complici le scelte dell’allenatore della Juventus ha esercitato una sorta di netto predominio abbastanza evanescente per la poca forze dei due attaccanti Lautaro e Taremi.
E’ Conceicao a decidere il derby d’Italia, la Juve batte l’Inter e si conferma nel momento migliore della stagione. Thiago Motta trova il poker di successi tra campionato e Champions, Inzaghi non riesce nella missione di sorpassare il Napoli e ora è a due punti dalla vetta. Il bianconero ne cambia quattro rispetto al primo atto dei play-off di Champions contro il Psv, con Kelly, Locatelli e Yildiz che finiscono in panchina, oltre all’infortunato Douglas Luiz. Come terzino si rivede Savona a completare la linea con la coppia Gatti-Veiga e Weah a destra, in mediana ci sono Thuram e Koopmeiners, a sostegno del confermato Kolo Muani agiscono Conceicao, capitan McKennie e Nico Gonzalez. Inzaghi ripropone Acerbi al centro del terzetto formato da Pavard e Bastoni, a centrocampo giocano i soliti big e in attacco viene scelto Taremi al fianco di Lautaro. Il Thuram nerazzurro recupera per la panchina, prima del riscaldamento è protagonista di un lungo dialogo e un affettuoso abbraccio con il fratello Khephren, rivale per una notte sul prato dello Stadium con papà Lilian ad osservare dalle tribune.
La sfida si apre con uno scivolone di Pavard che non viene sfruttato da Nico Gonzalez, poi l’Inter prende il comando del gioco e fa tanto possesso palla, con la Juve che però chiude tutti i buchi. Intorno al 20′, ecco la prima doppia fiammata: Di Gregorio è reattivo sulla rovesciata di Taremi e Dumfries spreca l’ottimo cross di Lautaro, dall’altra parte Sommer risponde con qualche brivido sui due tentativi mancini di Nico Gonzalez e di Conceicao. I bomber, invece, si vedono alla mezz’ora, quando Lautaro “mastica” un destro da una buona posizione e Kolo Muani sfiora la traversa con deviazione di Pavard. Ed è ancora il capitano nerazzurro, al 35′, a divorarsi il vantaggio sull’ottimo cross rasoterra di Dumfries. L’olandese è un treno sulla destra e vince in continuazione i duelli con Savona, così nel finale di primo tempo fa esplodere il destro e colpisce il palo. La Juve si salva nonostante le sofferenze, ad inizio ripresa prova a mandare un messaggio con il sinistro di Veiga bloccato da Sommer.
Thiago Motta sostituisce Savona con Cambiaso, al rientro dopo quasi un mese, e Inzaghi risponde con Zalewski, Carlos Augusto e Thuram. Di Gregorio fa un miracolo (aiutato dal palo) su Dumfries ma a gioco fermo, al 74′ la sfida si sblocca: Cambiaso crossa, i nerazzurri non riescono a spazzare e Kolo Muani, con una giocata nello stretto, trova Conceicao che di sinistro infila Sommer. L’Inter accusa il colpo e rischia il tracollo, salvata da Dumfries che sulla linea respinge il sinistro a botta sicura di Koopmeiners. Inzaghi prova l’assalto finale inserendo Zielinski e Correa, lo Stadium riserva lo standing ovation a Conceicao sostituito da Yildiz. Il pallone del possibile 1-1 capita sulla testa di Thuram, che però non impatta al meglio sul cross di Zalewski. E anche l’ultima girata volante del francese, in pieno recupero, finisce fuori. Lo Stadium esplode per la quarta vittoria di fila della Juve, ora la testa dei bianconeri sarà tutta sul ritorno dei play-off di Champions in casa del Psv. L’Inter, invece, fallisce il sorpasso sul Napoli e colleziona la seconda sconfitta esterna consecutiva. Sergio Vessicchio