VI SPIEGHIAMO COME IL BILANCIO DELLA JUVENTUS NON PRESENTAVA NESSUN FALSO
Deloite, sostiene: “accordi per la riduzione dei compensi da corrispondere al personale tesserato della Prima Squadra nella stagione 2019/20 e altri accordi per l’integrazione dei compensi delle successive stagioni 2020/21 e 2021/22”, si legge nel giudizio. “Gli effetti contabili degli accordi di riduzione sono stati rilevati dall’Emittente nel bilancio chiuso al 30 giugno 2020 quali minori costi di competenza di tale esercizio, mentre quelli relativi alle integrazioni previste per le annualità successive quali maggiori costi di competenza degli esercizi chiusi al 30 giugno 2021 e al 30 giugno 2022”. Successivamente, la Società ha stipulato ulteriori accordi per la riduzione dei compensi con parte dei propri tesserati a valere sulla stagione 2020/21 e altri accordi per il riconoscimento ad alcuni di essi di premi legati alla permanenza in squadra ad una certa data (c.d. “loyalty bonus”) a valere sulla stagione 2021/22 e, in taluni casi, sulla stagione 2022/23 per importi in linea con quelli degli ulteriori accordi di riduzione sottoscritti dai tesserati coinvolti”, prosegue Deloitte. “Gli effetti contabili degli accordi di riduzione sono stati rilevati dall’Emittente nel bilancio chiuso al 30 giugno 2021 quali minori costi di competenza di tale esercizio, mentre quelli relativi ai loyalty bonus, per la parte riferita alla stagione 2021/22, quali maggiori costi di competenza dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022”.
Deloitte spiega di aver analizzato la situazione nel dettaglio dopo l’intervento da parte della Consob. Nel dettaglio, l’analisi ha portato la società a sottolineare come nel bilancio al 30 giugno 2020 e al 30 giugno 2021 la Juventus avrebbe dovuto iscrivere a bilancio le correlate passività rispetto ai servizi già prestati.
Per effetto di questo, secondo Deloitte la perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 e il patrimonio netto al 30 giugno 2022risultano sovrastimati
La Juventus, in una nota ha spiegato che: “Gli eventuali effetti di tali rilievi sarebbero nulli sui flussi di cassa e sull’indebitamento finanziario netto, sia degli esercizi pregressi che di quello appena concluso, mentre sul piano economico e patrimoniale sostanzialmente si azzererebbero a livello cumulato nel corso del quadriennio 2019/2020 – 2022/2023 – si legge nel comunicato del club bianconero -. Juventus ribadisce di aver costantemente operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità agli applicabili principi contabili e relativi criteri di applicazione e in linea con la prassi internazionale della football industry. I rilievi della società di revisione si basano su interpretazioni e applicazioni di regole contabili e giudizi e valutazioni che Juventus non condivide, anche tenuto conto degli approfondimenti di natura legale e contabile svolti dalla Società con l’ausilio dei propri consulenti e dei pareri legali e tecnico-contabili acquisiti dalla Società”, conclude la Juventus.