LA JUVENTUS CHIEDE 440 MILIONI ALLA FEDERAZIONE AD OTTEBRE L’UDIENZA

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Ripartiamo dalla base: al termine del campionato 2005-06, la Juventus aveva conquistato il primo posto in classifica e quindi il titolo di campione d’Italia. Tuttavia, nel luglio del 2006, sono emersi casi di illeciti sportivi commessi da alcuni dirigenti del club. Di conseguenza, il Commissario Straordinario della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha revocato il titolo di campione d’Italia alla Juventus, assegnandolo (secondo la classifica) all’Inter.

IL RICORSO – Come racconta il Corriere Torino, in risposta a questa decisione, la Juventus ha presentato un ricorso contro tale provvedimento, sottolineando che anche l’Inter era stata coinvolta in illeciti disciplinari simili a quelli contestati alla Juventus. La Juventus ha anche sollecitato il Consiglio Federale a revocare la decisione del Commissario che le aveva tolto il titolo e l’aveva attribuito all’Inter. Nel 2011, il Consiglio Federale ha tuttavia respinto il ricorso. Dopo aver tentato ricorsi presso gli Organi della Giustizia sportiva, senza ottenere risultati, la Juventus si è rivolta alla Giustizia amministrativa. Tuttavia, anche il Consiglio di Stato, nella sua recente sentenza, ha evitato di pronunciarsi sui contenuti degli illeciti e sulle loro conseguenze sul titolo di campione, affermando che la questione degli illeciti disciplinari rientra esclusivamente nella giurisdizione degli Organi della Giustizia sportiva. La conclusione è che la Juventus non avrà il riconoscimento dello scudetto per la stagione 2005-06. 

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