RACCOLTA DI FIRME VIA ALLEGRI DALLA JUVENTUS – ESONERO IMMEDIATO #allegriOUT
Perché questa petizione è importante

LIBERA LA JUVE – ESONERO IMMEDIATO
VIA ALLEGRI DALLA JUVE
#ALLEGRIOUT #ONOIOALLEGRI
Abbiamo pensato a lungo se fosse necessario aprire una petizione di questo tipo principalmente per due motivi:
1. Sentimento di riconoscenza verso il mister che durante i suoi primi 3 anni (e sottolineo tre anni, non cinque) sulla nostra panchina ha fatto bene, con intelligenza comunicativa.
2. Perché Allegri è semplicemente il frutto sbagliato di anni di mala gestione, compresa la folle gestione societaria attuale.
Forse era meglio creare una petizione per chiedere ad Elkann di vendere la Juve, visto che la sta gestendo come un mix negativo tra il peggior Moratti e un fondo indonesiano (senza una gestione manageriale con ruoli ricoperti da persone competenti tecnicamente non potrà mai esserci alcun miglioramento, ma probabilmente non sarà necessaria una petizione per fare in modo che cambi qualcosa nella proprietà…).
Non è un caso che il ciclo sia iniziato con l’arrivo di Marotta e l’inizio della fine con la partenza dello stesso nel 2018; Allegri e la sua permanenza sono uno dei frutti negativi di questa gestione e siamo convinti che colpire lui voglia dire colpire alle fondamenta la gestione societaria attuale, portando alla luce tutte le contraddizioni e carenze del management (come dicono quelli bravi).
Tornando ad Allegri, abbiamo già accennato all’intelligenza avuta dal livornese durante il suo approdo alla Juve (intelligenza basata anche sul non toccare più di tanto il lavoro di costruzione sul campo fatto precedentemente), dobbiamo però dire che gli ultimi due anni del suo quinquennio e gli ultimi due anni dal ritorno sono, per motivi differenti, qualcosa da bollino rosso e voto gravemente insufficiente in pagella, come gestione di campo e fuori campo, quindi, oltre ai titoli.
Non è, appunto, un problema solo di trofei vinti, c’è altro di molto più profondo. La partita che si sta giocando attorno alla panchina della Juve non riguarda solo le vittorie. È chiaro che quelle colpiscono la massa; il tifoso medio è solleticato dalle mancanze di vittorie seguendo il motto bonipertiano, però il problema è un problema culturale. Fatto di calcio, di gioco, ma anche di comunicazione e di gestione.
In fondo è semplicemente un problema dei tempi che cambiano e che vanno saputi leggere molto velocemente prima di fare la fine delle pellicole fotografiche, per fare un esempio, fondamentali nel secolo scorso, ma inutili oggi.
Il gioco solamente italiano perpetrato negli anni, a cui molti giornalisti hanno prestato il fianco (ma non per chissà quale servilismo come dice qualcuno, certo ci sarà anche quella dinamica, ma principalmente per inconsistenza tecnica della maggior parte dei commentatori) riguarda il “gioco male e vinco, gioco bene e perdo”… roba che neanche all’asilo sui quali Allegri ha fondato una carriera (quando si dice “solo in Italia possono succedere queste cose”).
Come se in giro per l’Europa vincessero solo quelli che giocano male. Pare, invece, sia totalmente il contrario e ormai da molti anni.
ALLEGRI È UNO DEGLI ESEMPI PRINCIPALI DI DISTORSIONE TRA RISULTATI E MERITO, QUALCUNO CHE TI DICE CHE NULLA FA PER IMPEGNARSI, PER MIGLIORARE.
QUALCUNO CHE TI DICE CHE NON STUDIA E NON È OSSESSIONATO DAL MIGLIORAMENTO, MA CHE PUNTUALMENTE VIENE PREMIATO PER LA SUA CAPACITA’ COMMERCIALE DI VENDERSI.
Che poi…ma cosa diavolo vuol dire giocare male o bene??? Qualcuno lo ha capito??? Perché’ continua questa narrativa???
VI SVELIAMO UN GRANDE SEGRETO: il problema non è giocare male o bene, che non interessa a molti, il problema è giocare con INTENSITA’, santa pace. A noi basterebbe vedere intensità.
Il calcio è un gioco semplice, giusto?!? Bene.
Regola numero uno: CORRERE, se gli altri corrono più di te (e meglio di te) stai già messo male. Poi puoi giocare in un modo o in un altro, ognuno può aver la sua idea di calcio, ma senza intensità non vai da nessuna parte qualunque sia il tuo gioco.
Intensità abbinata a 2-3 idee di base… è sufficiente. Il problema è che devi averle almeno quelle idee e saper costruire l’intensità…
Chiedere il licenziamento dell’allenatore è anche un volergli bene in fondo, in questo momento l’ambiente ha identificato lui come il male della Juve, probabilmente in parte lo è anche, ma non può essere tutta colpa sua. In ogni caso l’ambiente è saturo della macchietta Allegri, delle frasi da circostanza, del gioco stantio, della mancanza totale di idee, della gestione di uno spogliatoio (punto che dovrebbe essere il suo forte, sempre secondo la narrativa) che è diventato una polveriera.
È giunta una nuova era ed è ora che l’uomo si faccia da parte una volta per tutte.
Cosa succederà nel nuovo campionato se iniziamo come lo abbiamo finito?
Cosa succederà non appena il primo calciatore lo manderà a quel paese?
Per ora Allegri non ha ricevuto una contestazione ufficiale del tifo da stadio, solamente perché gli ultras hanno una memoria di riconoscenza molto lunga (ultras che oggi non ci sono più allo Stadium, tra l’altro tema che meriterebbe grande approfondimento), ma a giocare con il fuoco ci si brucia e bisognerebbe avere la decenza di capire quando si è arrivati in fondo…qualcuno dei più vecchietti si ricorda la dignità di un certo Marcello Lippi……ma di Marcello ce n’è solo uno…
PER CUI CREDIAMO SIA GIUNTO IL MOMENTO DI UN CAMBIO IMPORTANTE, TOGLIENDO ALLEGRI OGGI E PER SEMPRE DALLA PANCHINA DELLA JUVENTUS, COSTRINGENDO TUTTI, MA PROPRIO TUTTI A FARE I CONTI CON IL CALCIO DEL NUOVO MILLENIO.
LA JUVENTUS NON È UN TRAGUARDO – LA JUVENTUS È E SARA’ SEMPRE UN PUNTO DI PARTENZA.
SE CHI, STIPENDIATO DALLA JUVENTUS, PENSA DI ESSERE ARRIVATO NON HA CAPITO CHE FORSE, INVECE, È MEGLIO VADA VIA.
FAME, VOGLIA, OSSESSIONE, SUDORE, SQUADRA, VITTORIE, VITTORIE, VITTORIE… QUESTA È LA JUVE.
GRAZIE ALLEGRI PER TUTTO, A MAI PIU’.