USCITE LE MOTIVAZIONI LA SENTENZA DEL 20 GENNAIO E’ REGOLARE
Da tempo portiamo avanti la non restituzione dei punti o quanto meno a 6 o dei 9. E come vi abbiamo sempre detto il collegio di garanzia del coni ha mantenuto inalterata l’impalcatura della sentenza della corte federale. Tra li loro non si pestano i piedi. lo sport italiano ha deciso di stare dalla parte di Ceferin. Anche se a questo punito sarà Allegri a mettere la Juventus fuori dall’Europa con la sua distruzione della Juventus. perchè con una ventina di punti sulla quarta questi non potevano fare il resto di niente.
La posizione di alcuni dirigenti. Si tratta di Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli – Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo e Francesco Roncaglio. I dirigenti senza deleghe facenti parte del precedente Cda. La loro posizione, se venisse alleggerita dalla Caf, potrebbe suggerire una nuova modulazione dei punti di penalizzazione, in ribasso rispetto ai -15. L’ipotesi che circola maggiormente é quella di tornare ai -9 punti, la richiesta in origine del Procuratore Chiné. Questo è il mio video dopo la sentenza del collegio di garanzia(clicca qua)
IL PUNTO CRUCIALE
“Considerato, infatti, che la misura della sanzione della penalizzazione inflitta alla Juventus risulta determinata in relazione alle accertate violazioni dei suoi rappresentanti e dei suoi dirigenti, nonché dei suoi amministratori senza delega, il venir meno, per l’accertato vizio motivazionale, della sanzione per questi ultimi si riflette, allo stato, anche sulla sanzione complessiva irrogata alla società e rende, quindi, necessaria una nuova valutazione della Corte Federale d’Appello sulle eventuali responsabilità dei singoli amministratori senza delega e poi anche della stessa società Juventus”.
Bisognerà ora attendere ulteriori trenta giorni per la nuova sentenza della Corte Federale d’Appello, osservato che “è nelle prerogative dell’organo giudicante non solo dare l’esatta qualificazione giuridica dei fatti contestati, ma anche (in concreto) irrogare una sanzione adeguata, fra quelle previste, per l’illecito accertato” e che la Juventus, in quanto società, “risponde comunque, ai sensi dell’art. 6 del Regolamento di Giustizia della FIGC, per le azioni commesse dai suoi rappresentanti e dirigenti nei confronti dei quali era stata contestata anche la violazione dell’art. 4 del CGS della FIGC“. Il Collegio ritiene che “la sentenza impugnata, resa a carico degli amministratori privi di deleghe operative, è carente nella propria parte motiva laddove la Corte Federale – con motivazione da ritenere apparente – ha fatto riferimento ad una generica, ma indimostrata, ‘consapevolezza diffusa’, ovvero ad una asserita condivisione, da parte di detti amministratori, dei concreti dettagli e delle finalità delle operazioni sportive scrutinate, omettendo di fornire adeguato supporto motivazionale di tali affermate ed indimostrate circostanze“.