DI MARIA OUT-OUT ALLA JUVE, O LUI O ALLEGRI A FINE STAGIONE, FEROCE FACCIA A FACCIA PRIMA DI BOLOGNA-JUVE: “VUOI DISTRUGGERMI COME HAI FATTO CON PAREDES”
Lo spogliatoio della Juventus è diventata una polveriera, e i casi di ammutinamento e di nervi saltati sono diventati troppi e frequenti per una squadra come la Juve. Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato della rissa sfiorata tra Vlahovic e Allegri (leggi qui), sedata a fatica dall’intera squadra, dove sono volati anche degli schiaffi coinvolgendo in prima persona anche Danilo, ora la tensione è dilagata a macchia d’olio coinvolgendo anche il fantasista argentino Angel Di Maria non convocato per la trasferta di Bologna dove la Juve ha impattato per 1 a 1. A seguito della rifinitura Allegri ha comunicato la formazione titolare mettendo fuori Vlahovic (umiliato nuovamente facendolo subentrare a 5 minuti dal termine) e Di Maria relegandoli in panchina.
A quel punto il campione del mondo ha sbottato davanti a tutti lanciando violentemente una borraccia contro la porta degli spogliatoi arrivando a confrontarsi in maniera accesa faccia a faccia con l’allenatore. Tra i due sono volate parole grosse tanto da spingere Di Maria ad abbandonare lo spogliatoio in preda alla rabbia dichiarandosi indisponibile per un “presunto” infortunio alla caviglia. Il Fideo ha perso la testa e ha rivolto insulti pesanti ad Allegri nel silenzio assordante degli spogliatoi, pare che l’argentino andando via abbia detto al tecnico “vuoi distruggermi come hai fatto con Paredes” sbattendo la porta violentemente. La spaccatura ormai è netta tra la squadra e Allegri tanto da spingere alcuni senatori del gruppo come Bonucci a chiedere alla dirigenza l’allontanamento immediato del tecnico senza aspettare la fine della stagione, ma adesso è scoppiato il caso Di Maria con il neo campione del mondo che ha lanciato un out-out alla dirigenza bianconera chiedendo la testa dell’allenatore per fine stagione. O lui o Allegri, questa è la condizione inderogabile, in caso contrario Di Maria è pronto a tornare in Argentina per finire la carriera in patria, a malincuore, siccome l’intenzione era quella di continuare a Torino, ma non con Allegri. Sergio Vessicchio