UEFA, IL PURGATORIO a cura di ju29ro

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Le purghe di Čeferin sono al culmine: Laporta è andato a Canossa (SL) per ottenere il perdono del grande capo, mentre la giustizia sportiva italiana continua a tenere sotto schiaffo la Juventus. La famiglia UEFA marcia invece compatta sul fronte interno: il congresso di Lisbona ha incoronato di nuovo Čeferin per acclamazione, il delegato albanese Duka ha fatto incetta di voti, risultando il più amato tra i colleghi europei e ha riconfermato il suo ruolo nel comitato esecutivo ed è stato trovato anche un posto da vicepresidente per l’italiano Gravina, gentilmente lasciatogli dal potentissimo delegato ungherese Sandor Csanyi, che lo stesso ruolo svolge già alla FIFA, rappresentando l’UEFA. Dall’Albania, ci arriva una segnalazione dell’amico juventino Adi

riguardante una trasmissione televisiva, andata in onda nei giorni scorsi, in cui Armand Duka viene intervistato. La potete vedere qui sotto. Duka afferma di non sapere chi sia il presidente della banca, nel cui cda della divisione albanese siede: OTP Bank. La risposta è molto semplice: si tratta proprio di Sandor Csanyi, il vicepresidente FIFA, personalità molto influente all’interno dell’UEFA. Csanyi è l’uomo più ricco di Ungheria, legato al governo di Orban e personaggio cruciale nelle relazioni tra Ungheria e Russia. OTP Bank opera in Russia ed è in affari con alcuni oligarchi russi vicini al Cremlino. Csanyi è stato fino a pochi giorni fa un membro di grande influenza nel comitato esecutivo UEFA, che ha permesso all’Ungheria di ottenere fondi e ospitare grandi eventi, non ultima la prossima finale di Europa League, nonostante le polemiche per i comportamenti mostrati dai tifosi ungheresi in numerose occasioni durante i match della nazionale: omofobia, razzismo, aggressivo nazionalismo hanno infatti caratterizzato più volte l’ambiente dello stadio di Budapest. L’ascesa di figure che hanno raggiunto i vertici dell’UEFA partendo da piccole federazioni dell’Europa Orientale – Čeferin, Duka, Csanyi – è sempre apparsa inspiegabile a molti. Cominciamo a capirci qualcosa in più. Questa commistione di interessi tra membri delle istituzioni calcistiche ci sembra quanto meno degna di essere approfondita: non appare normale né normale è la risposta di Duka, che incredibilmente finge di ignorare il ruolo di Sandor Csanyi, che è alla guida di OTP dal termine della Guerra Fredda. Vorremmo capire meglio in questo purgatorio, chi ci sta purgando.  Se sono davvero i probi rappresentanti del calcio del popolo o invece spregiudicati burocrati legati ad interessi opachi, che con il calcio non hanno nulla a che vedere. Del resto, Čeferin non avrebbe passato nel mondo del calcio più di 6 mesi, prima dell’avvio della sua carriera nelle istituzioni calcistiche; Duka, da 20 anni presidente della federazione albanese, ha candidamente ammesso che prima il calcio non gli interessava nemmeno e non lo aveva mai praticato; Csanyi preferisce il judo: è stato vicepresidente della federazione mondiale e ne ha potuto conoscere bene il presidente onorario a quei tempi: Vladimir Putin. Chi ci purga? Questi galantuomini che dicono di rappresentare il calcio del popolo, pur non avendo mai lavorato davvero in questo campo, prima delle loro fulminee carriere all’interno dell’UEFA? https://twitter.com/JU29ROTEAM/status/1650437399200120835

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