IL PM SANTORIELLO E’ IN MALAFEDE VA INCRIMINATO di Sergio Vessicchio

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L’operazione bella e infiocchettata è riuscita perfettamente a Ciro Santoriello il pubblico ministero anti Juventus della procura di Torino  come ha dichiarato mentre preparava l’assalto alla Juventus. Senza nessuna ipotesi di reato si è buttato a capofitto su una innocente rilevazione della Consob la quale non aveva fatto denuncia alla procura ma aveva rilevato dei vizi di forma nei bilanci della Juventus. Santoriello è in malafede perchè parte dal suo odio contro la Juventus e lo centra in un’inchiesta che fa acqua  da tutte le parte se è vero come è vero che ha perso al Gip(non esistono indizi di colpevolezza), ha perso al processo federale dove la Juventus era stata assolta e si è giocato l’ultima carta quella del intercettazioni buttate scientemente in caciara alla stampa facendolo diventare il fatto nuovo per riaprire il processo con il 63 e far condannare la Juventus. Un’azione criminosa tesa a colpire una società chiaramente innocente ma che ha la colpa di essere odiata a chi conduce l’indagine. Gli altri due pm Gianoglio e Bendoni sono solo dei compagni di merenda di questo soggetto. Santoriello ha fatto più di un reato passibile di incriminazione perchè con la sua azione ha messo la Juventus in una condizione di grande difficoltà. Santoriello va tolto di mezzo, è pericoloso, può nuocere alla gente, non può essere più credibile. Vi sono profii di carattere penale per i quali sollecito la magistratura indipendente ad approfondire. Infatti le stesse dichiarazioni del pm Santoriello lasciano intendere che nell’esercizio della sua attività di indagine, avendo manifestato chiaramente la propria fede calcistica, nonché abbia dichiarato apertamente l’odio verso una determinata compagine sportiva, abbia trascurato di esercitare l’azione penale e abbia omesso di iniziare o proseguire indagini a carica dalla parta amata in danno della parte odiata. Quindi chiedo con forze convinzione che si approfondisca nelle sedi opportune il comportamento di un magistrato che non risulta essere in parziale e soprattutto non rispettoso dell’obbligo costituzionale di esercitare, in modo in paziale, l’azione penale. In mancanza avremo poco da dire a quei cittadini, sempre più numerosi, che ogni giorno perdono la fiducia nella magistratura. Sergio Vessicchio

 

 

 

 

 

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