MONDIALI, L’INGHILTERRA APRE CON GOLEADA
ittoria in scioltezza dell’Inghilterra nel debutto mondiale contro l’Iran: sei gol (a due) e un controllo totale della situazione, anche per l’enorme differenza di livello. Nella parte finale del primo tempo la squadra di Southgate ha concretizzato la superiorità segnando tre reti e poi si è limitata a gestire senza forzare e a sfruttare gli spazi. Sei gol e nemmeno uno di Kane: l’Inghilterra ha tante armi e ne ha mostrate alcune. Il capitano non ha indossato la fascia arcobaleno contro le discriminazioni: la Fifa aveva minacciato sanzioni. E i giocatori dell’Iran non hanno cantato l’inno in protesta contro il regime del loro Paese: in questo Mondiale non si parlerà solo di calcio.
In avvio il ritmo resta molto basso. L’Iran si chiude con un 5-4-1 che nella testa di Queiroz dovrebbe blindare le fasce ma anche togliere penetrazione tra le linee. A rallentare gli inglesi, però, è soprattutto il grave infortunio di Beiranvand: il portiere dell’Iran, per deviare un pericoloso cross di Kane, si scontra con Majid Hosseini rompendosi il naso. Beiranvand viene curato in campo, prova a rientrare, ma dopo 12 minuti di sosta (con l’eccezione di pochi secondi di gioco per consentirgli di provare la condizione) il portiere deve arrendersi e viene sostituito da Hossein Hosseini. La partita inizia praticamente qui e l’Inghilterra, senza strafare né accelerare in modo sensibile, prende il controllo soffocando progressivamente gli avversari. Shaw a sinistra spinge molto sfruttando il movimento di Sterling e al 35’ proprio un cross del terzino dello United genera la rete di Bellingham: perfetto lo stacco del centrocampista del Borussia Dortmund. Come spesso avviene in questo tipo di partite, il primo gol risolve tutta la questione. E infatti nel giro di nove minuti gli inglesi segnano altre due volte. Al 44’ Saka sfrutta una torre di Maguire (che sullo 0-0 aveva preso una traversa) e di sinistro raddoppia. E al 46’ Sterling gira al volo in porta un cross da destra di Kane. Il recupero di quattordici minuti offre solo una chance a Jahanbakhsh, che spreca al volo su invitante cross di Hajifasi.
La ripresa serve all’Inghilterra come un allenamento agonistico. In questi casi i più motivati sono gli attaccanti, che puntano alla gloria personale senza doversi preoccupare del risultato ormai raggiunto. Al 17’ Saka firma la doppietta di sinistro ricevendo da Sterling e prendendo la mira senza opposizione alcuna. L’Iran ha un guizzo tre minuti dopo grazie al suo giocatore migliore: Taremi, attaccante del Porto, insacca sotto la traversa passando alle spalle di Maguire su filtrante di Gholizadeh. Southgate cambia interamente l’attacco inserendo Foden, Rashford e Grealish al posto di Mount, Saka e Sterling e pochi minuti dopo anche Wilson al posto di Kane. Rashford ci mette una trentina di secondi a realizzare la quinta rete, poi Grealish sfrutta a porta vuota un assist di Wilson e al 58’ (14’ di recupero nel primo tempo, 13’ nella ripresa: roba da Guinness dei primati) Taremi trasforma il rigore del definitivo 6-2. Curiosità: l’Iran ha effettuato sei sostituzioni, perché quella del portiere non è stata conteggiata in base alla regola che consente di sostituire un giocatore oggetto di sospetta commozione cerebrale.