LO SCHIFO PRO INTER NEI CONFRONTI CON LA JUVENTUS INTERISTI MANDATI AL MANICOMIO DAI 9 SCUDETTI

0

Al netto della barbarie combinata in questa stagione da un allenatore vergognoso sulla panchina della Juventus durante la quale ha sbagliato innumerevoli volte al punto di farci insospettire del fatto che potrebbe essersi vendute le partite in una sorta di calcio scommesse. Non si spiegano tanti errori, tanta incompetenza e tanti soldi sul suo conto ben 9 milioni di euro. ha sbagliato formazioni, sostituzioni, moduli e cambiamenti in corsa. Ha sbagliato preparazione, ruoli dei calciatori e approcci alle partite. Il campo lo ha punito. Nelle sfide con l’Inter, 4 partite, due di campionato una in super coppa e coppa Italia non ha mai vinto come non ha vinto contro nessuna delle prime tre, gli arbitri però hanno fatto una vergognosa pastetta di cui adesso vi riferiamo.

INTER-JUVENTUS CAMPIONATO, gara d’andata – Partiamo dall’errore che ha favorito la Juventus, in modo da non essere tacciato di faziosità spinta, ovvero il rigore del pareggio bianconero. Un contatto tra Dumfries e Alex Sandro assolutamente accidentale punito però con un calcio di rigore. La classica distorsione per eccesso del Var, che ormai punisce (sbagliando) qualsiasi contatto in area. In quel caso ne beneficiò la Juve. 

INTER-JUVE Supercoppa – A permettere all’Inter di andare sul pareggio fu un altro rigore, con una dinamica fu molto simile a quella del contatto Vlahovic-De Vrij proprio nella recente finale di Coppa Italia. In quel caso, fu Dzeko ad anticipare sul pallone De Sciglio, che inevitabilmente lo colpì poi da dietro. Un’interpretazione “intelligente” dell’episodio non avrebbe dovuto portare alla concessione del penalty,  invece venne assegnato. Cosa che non avvenne invece dopo, nei tempi supplementari, per una manata in faccia a McKennie data da Bastoni. La solita discrezione arbitrale e Var che interviene quando gli pare. 

JUVENTUS – INTER CAMPIONATO gara di ritorno – La vinse l’Inter per un rigore discutibile assegnato a Dumfries, non si è mai capito se per un semi-pestone di Morata o se per il contatto successivo con Alex Sandro, a dire il vero più travolto dal giocatore dell’Inter che autore diretto del fallo. Rigore che venne prima parato da Szczesny e poi fatto ricalciare, per ingresso in area di De Ligt durante l’esecuzione del penalty: nell’ultimo derby ligure tra Samp e Genoa, sul rigore di Criscito parato poi da Audero, furono 5 i giocatori doriani con un piede dentro l’area ma il rigore non venne fatto ribattere. Come al solito: dipende sempre da cosa hanno voglia di vedere a Lissone. Nella stessa partita di Torino infatti non si accorsero, pur disponendo di tutta la tecnologia e le immagini necessarie, del netto pestone più spinta di Bastoni su Zakaria che avrebbe dovuto essere punito col rigore. 

JUVENTUS-INTER Coppa Italia – La svolta della gara è avvenuta sul 2-1 per la Juve, con Lautaro che simula platealmente una caduta per un fallo che non c’è, semmai è stato proprio lui ad agganciare col piede sinistro il polpaccio di Bonucci. L’arbitro non è andato alla review e si è fidato del Var, che gli ha confermato il fallo. Da lì la gara è svoltata, e nei tempi supplementari decisa sempre dalla sala var di Lissone: prima concedendo un altro rigore all’Inter per contatto tra De Ligt e De Vrij, ma sorvolando poi su un successivo contatto in area tra Vlahovic e De Vrji, molto simile a quello già ricordato prima in Supercoppa tra Dzeko e De Sciglio e sanzionato col rigore. Sul 2-1 Valeri si è fatto urlare di tutto da Brozovic, già ammonito, che con rabbia ha pure calciato il pallone in tribuna. L’espulsione sarebbe dovuta scattare in automatico  e l’Inter restare in 10.

Bilancio complessivo su quattro confronti totali: 5 interpretazioni pro Inter, 1 pro Juve. Ah dimenticavo, quanto gli interisti vi dicono che gli juventini stanno impazzendo per le vittorie dell’Inter hanno azionato lo stato in modalità manicomio nel quale li hanno dovuti portare per i nove anni nei quali la Juventus ha vinto 9 scudetti di fila e il resto.

About Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *