LA JUVENTUS PIANGE LONGOBUCCO ERA DI SCALEA, VINSE TRE SCUDETTI CON I BIANCONERI
E’ morto all’età di 71 anni, l’ex calciatore della Juventus e del Cagliari, Silvio Longobucco. Con i bianconeri vinse tre scudetti. Il club isolano lo ha ricordato così: Il Cagliari Calcio piange la scomparsa di Silvio Longobucco. Tra gli artefici della promozione in A del ‘78/79, fu protagonista in rossoblù per 7 stagioni: collezionò con la maglia del Cagliari oltre 190 presenze. Tutto il Club si stringe con affetto attorno ai suoi familiari. Riposa in pace, caro Silvio..
IL RICORDO DELLA JUVENTUS
All’età di 70 anni ci ha lasciato Silvio Longobucco. Nato a Scalea, il 5 giugno del 1951, ha giocato nella Juventus dal 1971 al 1975, per un totale di 80 presenze e 1 gol.

UN CURSORE DI FASCIA
Terzino sinistro. Nella sua prima gara da titolare Longobucco è il numero 3. In un calcio che sta cambiando e che chiede ai difensori di fascia di spingere in avanti, lui si trova a suo agio e gioca come cursore. Anche perché alle doti atletiche aggiunge e la determinazione del giovane che sente di avere una grande occasione per emergere. La sua prima gara da titolare in campionato davanti al pubblico torinese è Juventus-Vicenza nel 1972 e coincide con il primo dei 3 scudetti della sezione bianconera della sua carriera.

LA TERZA STAGIONE
La stagione dove gioca di più è la terza, quella del 1973-74. Longobucco è in campo per 31 volte e sono 24 le sue gare in campionato. Per il tecnico Vycpalek Silvio è un elemento affidabile, il suo percorso è già sufficiente per considerarlo spesso e volentieri un titolare in una squadra che nel reparto arretrato presenta il meglio del calcio italiano. Qui nella foto è con un compagno di squadra, Fernando Viola.

UNA REALTA’ BIANCONERA
Un ritratto di Longobucco emerge nitidamente dalle pagine di Hurrà Juventus. Lo firma Angelo Caroli nel 1974, definendolo nel titolo Una realtà bianconera. Descrive un ragazzo riservato, molto legato alla sua Calabria, con il desiderio di emergere nel club bianconero. E quando viene richiesto a Siilvio di presentarsi risponde così: «Sono abbastanza testardo ed apatico e introverso, ma pure comprensivo ed affettuoso, dunque in grado di capire le situazioni e gli uomini». Quanto alle sue doti tecniche, i pregi migliori sono riassunti nell’essere «scattante e dotato dalla natura», grato al suo mister: «L’allenatore mi affidava i compiti ed io li mettevo in pratica; andavo avanti, crossavo come mi si diceva, e i miei compagni hanno segnato diversi gol per merito mio». Qui è all’uscita dal campo di un Juventus-Inter in compagnia di Fabio Capello.
l mondo bianconero piange Silvio Longobucco, ex terzino della Juventus, morto oggi a 70 anni. Ricordato come un marcatore grintoso e arcigno, Longobucco è scomparso a Scalea, in Calabria, dove era nato il 5 giugno 1951. Diventato professionista nella Ternana, il difensore calabrese era approdato alla Juventus nel 1971, vincendo tre scudetti (nel 1971-72, 1972-73 e 1974-75), per poi lasciare i bianconeri dopo quattro stagioni, nel 1975. Successivamente ha giocato per 7 anni, di cui 4 in Serie A, nel Cagliari, per poi chiudere la carriera nel Cosenza e tra i dilettanti del suo Scalea. Con la Juve è anche ricordato per aver giocato le sfortunate finali di Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale, perse nel 1973 contro l’Ajax e l’Independiente. Con la maglia bianconera ha segnato un solo gol ufficiale, nella sfida di Coppa Italia del 27 giugno 1973, vinta 4-2 sull’Inter.