LA RIFLESSIONE POST ELIMINAZIONE

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Abbiamo cacciato Sarri a furor di popolo vincendo uno scudetto ed arrivando in finale di Coppa Italia. Abbiamo messo la squadra in mano ad un signore, in tutti i sensi, che non è stato capace di dare un po’ di continuità ad una squadra che è sembrata dall’inizio della stagione sempre incompleta, sempre vulnerabile contro tutti. Non me la prendo con Pirlo a cui voglio un gran bene ma è ora di pensare al futuro. Abbiamo sfatato il mito che vorrebbe Ronaldo pronto per la Champions. Puntare un altro anno su di lui, con i mancati ricavi dovuti al Covid, sarebbe una follia, al di là dei discorsi di marketing che vanno bene quando hai appeal in Champions. Sono tre anni che Ronaldo è alla Juventus e sono stati tre fallimenti in campo europeo.

Quest’anno, a meno di clamorosi ribaltoni, potrebbe rivelarsi un fallimento anche in Italia. Bisogna pensare oculatamente a minimizzare i danni collaterali. Abbiamo giocato contro una delle meno forti degli ottavi ed in 10 per oltre un’ora. Quanto è mancato Dybala a questa squadra più che Lukaku che in partite come questa sarebbe probabilmente scomparso dal campo. Serriamo i ranghi e vediamo di tenerci tutti quelli da cui si può ripartire, a cominciare da De Ligt in difesa, McKennie e Arthur a centrocampo, Chiesa e Cuadrado sulle fasce. Tutti gli altri non sono davvero indispensabili onestamente se non per trasmettere un po’ di mentalità.Paolo Scola

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