LA GITA A OPORTO E LE TANTE CONTRADDIZIONI DELLA JUVENTUS
Troppi assenti, troppi infortuni, troppa sciatteria, partita simile a quella di Napoli e nonostante tutto qualificazione apertissima.
Speriamo di riavere Paulo Dybala il cui mancino è una delle cose più preziose che possediamo in assoluto.
Sarebbe una tragedia sprecare per il terzo anno consecutivo la presenza in squadra di Cristiano Ronaldo.
Chiellini è uno dei miei idoli da sempre, ma se il suo ruolo deve essere quello di comparsa in campo una volta ogni tanto prima di infortunarsi nuovamente, con l’aggravante di poter pure scegliere l’allenatore, allora sarebbe meglio nominarlo senatore a vita a titolo onorifico, ringraziarlo per quanto fatto e dall’anno prossimo vederlo seduto in tribuna in giacca e cravatta.
Sull’allenatore non dico niente, non è colpa sua se è un esordiente e se gli hanno costruito un centrocampo non all’altezza così come forse non era colpa di Sarri lo scorso anno che pure riuscì a vincere uno scudetto nonostante diverse carenze di organico.
Se si decide di puntare su Pirlo, gli si comprino calciatori funzionali alla sua visione di gioco, si ricominci a fare scouting, se non ci sono sufficienti risorse, ci si liberi di alcuni ingaggi che potrebbero fortemente limitare la capacità contrattuale della Juventus per i prossimi anni.
Il mondo è pieno di calciatori potenzialmente forti ancora non esplosi. Le doti tecniche le sanno vedere tutti, quelle caratteriali solo dirigenti oculati e competenti.
La differenza tra Chiesa e Kulusevski non è nei piedi che, anzi, dovrebbero favorire lo Svedese, ma nella determinazione e nella testa.
Sono convinto che, con il pubblico allo stadio, questa Juventus sarebbe molto meno svagata.
I gol presi stasera sono degni di una gita ad Oporto francamente. Paolo Scola