LA RIFLESSIONE

Bisogna cominciare a pensare che la cannibalizzazione del campionato italiano da parte della Juventus ci stia in qualche modo danneggiando e non certo per colpa nostra.
Se il calcio italiano non cresce, rimanendo appetibile per giocatori a fine carriera (si parla di David Silva, dopo Ribery, tra gli altri), un’eventuale vittoria di una squadra italiana in Champions sarà possibile solo come frutto di una congiunzione astrale positiva.
Chi dice che la Champions non si può programmare, dice una grande inesattezza. Non puoi essere certo della vittoria finale perchè quella può dipendere per esempio da un infortunio di Salah e dalle papere del portiere del Liverpoll ma il cammino si.
La Juventus di Luciano Moggi e Giraudo giocò tre finali di Champions League consecutive e 4 semifinali consecutive nel periodo 1996-1999, vincendone una con annessa supercoppa europea ed Intercontinentale.
Ma quello era un periodo florido per il calcio italiano, non dimentichiamo che l’Inter vinse la Coppa Uefa nel 1998 in finale con la Lazio.
L’anno successivo la vinse il Parma con il Bologna addirittura in semifinale.
Due anni prima della vittoria della Juventus fu il Milan di Capello a strapazzare il Barcellona di Romario.
Pensare che la Juventus possa vincere nuovamente il trofeo europeo senza che i nostri avversari crescano è illusorio. Ci crea quella comfort zone all’interno della quale abbiamo dimostrato che, indipendentemente dall’allenatore e dal numero degli infortunati, lo scudetto lo vinciamo per manifesta superiorità per 9 anni di fila. Ma non è sufficiente. Allo stesso tempo, è talmente sfiancante continuare a stare sempre sul pezzo in campionato da arrivare poi spesso spossati al momento decisivo. Sarò ripetitivo, però nel 1996 la Juventus in campionato arrivò seconda ad 8 punti dal Milan ma si laureò Campione d’Europa..Paolo Scola

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