JUVENTUS PAREGGIO DI RIGORE,ATALANTA BUONA SQUADRA
La Juventus raggiunge due volte l’Atalanta,tutte e due volte su rigore,sempre con le mani e con Ronaldo.Nel primo tempo buona Atalanta,nella ripresa megli la Juventus.I bergamaschi bene bene ma in porta non hann mai tirato.La Lazio è ora distante otto lunghezze e si deve guardare dagli orobici, appena un punto sotto.
IN CAMPO
Danilo e non Alex Sandro, ma soprattutto Pjanic in panchina: sono queste le due grandi novità di formazione nella Juve, con Maurizio Sarri che rinuncia al bosniaco, piazza Bentancur in cabina di regia e i due francesi Rabiot e Matuidi come mezzali. Gian Piero Gasperini, invece, perde nel riscaldamento Gosens e lo sostituisce con Castagne, davanti il riferimento offensivo è Zapata supportato da Ilicic e Gomez.
LA PARTITA
Dopo una serpentina di Dybala, comincia la sinfonia dell’Atalanta: i bianconeri si chiudono nella propria metà campo e non riescono a uscire per 20 minuti, i nerazzurri costruiscono gioco e occasioni. Come quella di Zapata, lasciato liberissimo di colpire di testa ma la mira è imprecisa, o Ilicic, che dal limite dell’area non centra la porta. La spinta è incessante, al 16′ arriva il vantaggio: Freuler è aggressivo sulla Joya, Gomez manda fuori giri De Ligt e con un’invenzione manda in porta Zapata, il quale resiste alla pressione di Bentancur e batte Szczesny di destro. Per vedere il primo tiro in porta della Juve bisogna aspetta il 18′, quando Dybala centra lo specchio ma è una conclusione lenta e centrale per Gollini. E’ l’unica conclusione bianconera tra i pali dell’Atalanta, praticamente perfetta tra fase difensiva e offensiva nei primi 45 minuti allo Stadium. Sarri e Gasperini non fanno sostituzioni, ma il bianconero cambia la Juve: dopo l’intervallo, infatti, la sua squadra torna in campo con un piglio diverso. E trova il pari al 55′, ringraziando De Roon che intercetta con il braccio il cross di Dybala e Ronaldo che dal dischetto segna il suo sesto gol consecutivo, sempre in rete da quando è ripartito il campionato. E’ a questo punto che i due tecnici cambiano i due tridenti: resta solo CR7, con Bernardeschi e Dybala che lasciano il posto a Douglas Costa e Higuain mentre Gasperini lancia Pasalic-Malinovskyi-Muriel. Ed è sull’asse tra il colombiano e l’ucraino che nasce il 2-1 nerazzurro a dieci minuti dalla fine, con Szczesny battuto dalla fucilata dalla distanza del 18 dell’Atalanta. Allo scoccare del 90′, però, Muriel è ingenuo e tocca con la mano un passaggio innocuo di Higuain: è ancora Ronaldo contro Gollini, è ancora gol. E’ l’ultima emozione, finisce 2-2.
Ronaldo dal dischetto.
