È semplice il discorso. Tevez se n’è andato dopo aver pubblicamente chiamato “CAGÒN” Allegri. Bonucci si litigò con Allegri per lo stesso motivo e molti tifosi non capirono che la colpa era di allegri. Dani Alves dichiarò che quello della Juventus non era calcio e se ne andò tirando in ballo pure Dybala, dicendogli che se voleva crescere doveva andare via dalla Juve. CR7 FORSE NON PARTIRÀ TITOLARE contro l’atletico (a quant’ho capito) perché adesso se ne vuole giustamente andare anche il più forte giocatore del mondo.

Tutti l’ebbero con ANTONIO CONTE, uno alla Simeone, e non perché voleva subito giocatori miliardari in squadra, ma perché non voleva fare il ruolo di allegri, ovvero, “zitto, non pretendere, non chiedere, lasciaci crescere economicamente”, ovvero l’aziendalista. Conte con la squadra che aveva cercava di vincere su ogni campo (bufera e campi impraticabili a parte, Matri e Vucinic pure a parte).

In buona sostanza, con l’esclusione di Marotta, Agnelli si è fottuto la testa.

NON PUÒ FAR PARTE DI UN PIANO DI CRESCITA perdere il 10% in borsa, uscire dalla coppa Italia ed un piede fuori dalla champions nell’anno in cui compri il più forte giocatore del mondo e tenersi 4 anni di allegri e nonostante le lamentele di Tevez e Dani Alves (NON DUE QUALSIASI) continuare a tenere il CAGÒN.

E adesso Paratici e Agnelli vogliono confermare Allegri? Ne sono sicuri?

Io al momento mi sento di tifare per un’azienda, per le tasche dei dipendenti e di chi comanda, non per una squadra di calcio che vuole vincere tutto.

È LA NUDA VERITÀ. Chi non ci sta è perché ha paura di questa verità. Ma ingoiamo la pillola perché è così.

Perdonaci CR7

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