JUVENTUS INDIFESA

La difesa si è sgretolata pezzo dopo pezzo, la Juve è in piena emergenza nel reparto che è stato l’architrave dei sette anni e mezzo di successi. E proprio all’alba del periodo decisivo della stagione, quando all’orizzonte c’è il primo atto del- la s da senza domani con l’Atletico Madrid.

ANSIA EUROPA. E’ ovvio che i pensieri del mondo bianconero vadano tutti lì, alla Champions League, per- ché, mai come quest’anno, è quel- lo europeo il terreno di caccia principale. All’appuntamento del Wan- da Metropolitano, in calendario il 20 febbraio, i campioni d’Italia arrivano con la difesa letteralmente a pezzi, anche se si spera in qual- che recupero. La BBC ricostruita la scorsa estate (al momento) non esiste più. L’ultimo perno a venire meno è Chiellini, che nella notte del crollo in coppa Italia ha riportato un’elongazione al polpaccio destro (che tante noie gli ha già dato in passato) che lo terrà fuori vero- similmente per 15 giorni. Il condizionale è ancora d’obbligo perché il periodo di assenza verrà de nito precisamente oggi, quando il capitano bianconero e effettuerà gli esami strumentali. Alla Continassa c’è fiducia che l’infortunio non sia grave e che Chiellini possa recupera- re per Madrid, ma allo stesso tem- po cautela, nell’attesa dei controlli.

Il primo ad alzare bandiera bianca era stato Barzagli ad inizio dicembre (lesione al quadricipite femorale della coscia destra): ne avrà ancora per un mese. Poi, in rapi- da successione, è toccato a Bonucci (distorsione alla caviglia destra con interessamento capsulo-legamentoso, 30 giorni di stop) e, ap- punto, a Chiellini. L’altra declinazione della BBC, quella con Benatia, inoltre, è venuta meno con il recente addio del marocchino in direzione Qatar. E ora viene da interrogarsi se il caso dell’ex Roma e Bayern non sia stato gestito con un po’ troppa leggerezza. Perché è vero che c’è una grande compo- nente di fatalità nel subire infortuni così ravvicinati, ma è altrettanto vero che il malessere del giocatore era noto già dalla scorsa estate, era stato ribadito pubblicamente a novembre e quindi i rischi che la rot- tura a metà stagione potesse con-

Per l’appuntamento del 20 febbraio con l’Atletico, Chiellini l’unico recuperabile

Rugani, Caceres più De Sciglio adattato come centrale.

SUPERSTITI. La situazione è seria, quindi, perché al momento i superstiti sono pochi e gli interrogativi sulla loro a dabilità molti. Al- legri ha a disposizione soltanto due centrali di ruolo, Rugani e il neo acquisto Caceres, più De Sciglio, che può essere adattato, come successo a Bergamo. Pure sullo stesso Ruga- ni, ieri, si sono rincorsi dubbi, visto che il giocatore (come Szczesny e Kean) si è recato al J-Medical per un check-up ma dalla Continassa tranquillizzano sulle condizioni di tutti e tre (a proposito, anche Emre Can non sta benissimo, vittima di un’infuenza intestinale). La coperta, in ogni caso, è più che mai corta e l’emergenza non può essere letta soltanto in prospettiva Champions ma anche nell’immediato. Il calendario propone impegni, almeno sulla carta, non proibitivi (Parma, Sassuolo, Frosinone) ma che pos- sono nascondere insidie inattese proprio per la situazione precaria in difesa. Quel che è certo è che la Juve andrà avanti così: non c’è sta- to alcun acquisto nell’ultimo gior- no di mercato, nonostante le voci su Bruno Alves e Vida. Scatta l’ora di Caceres, quindi, che non gioca in campionato dal 29 settembre e che ha disputato l’ultima partita cruciale in Europa League il 13 dicembre. La Signora, indifesa e senza difesa, ritroverà la corazza?

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