lo Stadium in silenzio: la curva della Juve ha toppato! di Marcello Chirico
Non se la prenda a male nessuno, ma ciò che meno ha funzionato sabato scorso all’Allianz Stadium non sono stati CR7 che manco stavolta è riuscito a segnare o Alex Sandro che ha fatto un errore dopo l’altro, e nemmeno il gioco lento e compassato della squadra, perché nonostante tutto questo la Juventus ha battuto la Lazio per 2-0 ed è in testa alla classifica. Quello che non è funzionato del tutto è stato proprio lo Stadium. Stavolta a toppare non sono stati i giocatori, ma i tifosi. Perché non si può inaugurare la nuova stagione in casa, nel quasi totale silenzio.
Si, certo, ogni tanto qualche sussulto c’è stato, ai gol di Pjanic e Marione si è esultato (e meno male!) ma per il resto della gara si è giocato in un ambiente quasi surreale. Proprio in quello Stadium che aveva impressionato positivamente Ronaldo l’ultima volta che era venuto giocarci e che invece, nel giorno del suo debutto in bianconero, lo ha accolto quasi nel gelo. Un semi obitorio, altrochè dodicesimo uomo in campo! Una scelta voluta ma dalla quale dissento in toto, pur sapendo a cosa vado incontro muovendo questa critica. “Cosa parli tu che allo stadio non ci vieni mai, tu tifoso da poltrona che ti permetti di criticare quelli che sono sempre presenti anche quando infuria la tempesta”: li sento già. Partiamo dal fatto che il sottoscritto, per impegni lavorativi e di certo non per propria volontà, finora non ha mai potuto assistere ad una sola partita allo Stadium, e statene certi che questa cosa mi è pesata mica poco, avendo trascorso la mia giovinezza in quella che – ai tempi – si chiamava curva Filadelfia e gli anni successivi al Delle Alpi come abbonato. Quindi, conosco bene la differenza tra il guardare una partita in tv ed essere presente allo stadio. Ma pure a quei tempi detestavo quelli che ci venivano e non tifavano, e magari mugugnavano ad ogni palla persa o tiro sbagliato. Il tipico “pubblico di m…” preso spesso e giustamente di mira dai tifosi più appassionati e veraci. Quando però tutto lo stadio segue una partita in silenzio, quello non è più uno stadio. È un teatro. Paradossalmente, quelli che guardano la partita in poltrona fanno più casino nel loro salotto di casa. Ma poi, perché stavano tutti in silenzio? Per protestare su cosa? Gli abbonamenti troppo cari? La spesa esagerata fatta per prendere Ronaldo? Per cosa? Esprimere il dissenso è legittimo, farlo in maniera civile e non violenta è meritorio, ma almeno lo si faccia per motivi seri. Gli abbonamenti rincarati? Sono andati esauriti nel giro di poco (semmai la protesta vera sarebbe stato non rinnovarli). Ronaldo troppo caro? Solo con le maglie vendute sta facendo recuperare alla società i soldi spesi e tanti altri ne farà incassare incrementando il fatturato e quindi la disponibilità finanziaria del club, eppoi non mi pare che gli juventini arrabbiati per l’acquisto di CR7 siano numericamente superiori a quelli felici per il suo arrivo. Se però si decide di rovinare per forza la festa – perché questa avrebbe dovuto essere il sabato del debutto della squadra & Ronaldo allo Stadium – facendo passare il dissenso di pochi per quello di tutti, non va bene.
Penso e spero si possa dissentire con chi dissente, senza sentirsi poi dire: “tu non puoi capire, tu non sei un vero tifoso”. Per quanto mi riguarda, i veri tifosi sono quelli che – appunto – tifano. Ripeto: possono pure protestare, stare in silenzio per un quarto d’ora, mezzora, facciamo anche un tempo, ma non per un’intera partita. Soprattutto quando a tacere sono proprio i teorizzatori del concetto (corretto) che la squadra vada sostenuta sempre, indipendentemente da tutto. So già che dalla prossima gara casalinga tutto tornerà nella norma, che lo Stadium sarà di nuovo una bolgia, ma spero anche sia concesso dire che il silenzio di sabato scorso è stato una grande cavolata che non ha capito nessuno, a parte chi lo ha deciso e attuato. Senza rancore.