LA COLOMBIA VINCE IL GIRONE, GIAPPONE SECONDO: ELIMINATO IL SENEGAL

Un gol di testa del blaugrana Yerry Mina scardina la difesa del Senegal e, complice la vittoria della Polonia sul Giappone, regala alla Colombia una rocambolesca qualificazione da prima del girone. Affronterà Belgio o Inghilterra negli ottavi nella parte meno complicata del tabellone. E’ un gol che pesa come un macigno perche’ il Senegal, per una differenza di cartellini, finisce a pari punti ma alle spalle del Giappone. Una vera beffa per la squadra di Koulibaly, imbattuta finora ai Mondiali, e una catastrofe per il calcio africano che perde la sua quinta rappresentante, dopo Egitto, Marocco, Nigeria e Tunisia. Il successo della Colombia e’ un risarcimento del destino dopo la sconfitta col Giappone in dieci per quasi tutta la partita e, a Samara, l’infortunio che toglie di mezzo subito James Rodriguez.

Ma e’ una Colombia lontana parente della scoppiettante protagonista dei mondiali in Brasile. Pekerman attua una gara diligente, il pacchetto difensivo si sacrifica. A centrocampo Quintero e Uribe contengono e ripropongono, Cuadrado perde molti contrasti mentre Falcao ingaggia un duello scintillante con Koulibaly. Per il Senegal e’ una delusione cocente. Due squadre a trazione anteriore per difendersi meglio. E’ il paradosso di Senegal-Colombia, delicato dentro-fuori del gruppo H. Gli africani inseriscono Keita per pungere meglio, ma la possente diga a centrocampo del duo in Premier (Everton e West Ham) Gueye e Kouyate’ addomestica la fase avanzata dei sudamericani col trattamento speciale di Koulibaly che mette in soggezione Falcao. Carlos Sanchez cerca di farsi perdonare il rosso-rigore col Giappone e scherma la difesa del Senegal che e’ comunque più propositivo. L’esordio dell’ex laziale Keita e’ positivo: si propone con la consueta classe, ma e’ cresciuto tatticamente e spesso raddoppia l’ottimo Sabaly su uno scialbo Cuadrado. La Colombia e’ anche sfortunata: il suo gioiello James Rodriguez deve avere subito un sortilegio: un infortunio lo ha bersagliato nell’avvicinamento del mondiale e contro il Senegal ha un problema muscolare nei primi minuti, resiste per mezz’ora , poi lascia il posto a Muriel.

La Colombia si rende pericolosa al 12′ con una punizione di Quintero respinta, ma e’ poi il Senegal che avanza con maggiore baldanza. Keita cerca spesso lo sgusciante Mane’, mentre Niang trova maggiori ostacoli sull’altro versante. Al 17′ Cuadrado perde per sciatteria un pallone a centrocampo, genialata di Keita che apre per Mane’ che cade dopo uno scontro in area con Davinson Sanchez. L’arbitro serbo Mazic indica il dischetto ma dopo consultazione Var non lo conferma perche’ il colombiano e’ arrivato prima sul pallone. Al 25′ occasione per Falcao, il suo colpo di testa pero’ va alto. Al 26′ tiro rimpallato di Mane’ poi Keita manda fuori. Ma l’uscita di James Rodriguez penalizza i colombiani, il Senegal controlla le operazione contenendo al minimo i rischi. Nella ripresa le prime emozioni vengono dalle notizie da Volvograd. Polonia in vantaggio e quindi Senegal e Colombia qualificate nell’ordine. Invece di darsi da fare per vincere comunque la partita, le due squadre continuano a controllarsi, ma la differenza la fa l’ingenuita’ della panchina africana. Al 25′ Sabaly si fa male ed esce, il ct Cisse’ lascia passare 3′ per sostituirlo con Wegue. Mentre il nuovo entrato va a prendere posizione la Colombia e’ gia’ in vantaggio. Su angolo infatti Mina di testa anticipa Kouyate’, supera un incerto N’Daye e realizza il suo secondo gol. Il Senegal si sveglia di soprassalto e assedia la difesa avversaria: mischie furibonde e al 31′ gran tiro di Mane’ che Ospina respinge con fatica. Ma e’ tutto inutile, il Senegal si sveglia troppo tardi, la Colombia fa muro e passa da prima agli ottavi

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