APRE IL MONDIALE E’ IL GIORNO DEI RIMPIANTI PER L’ITALIA PRIMA PARTITA RUSSIA-ARABIA SAUDITA
Alle ore 15.00 la grande inaugurazione e poi il la prima gara dei mondiali 2018.La prima partita è Russia-Arabia Saudita E’ il giorno dei rimpianti, oggi più che mai. Prende il via il Mondiale di Russia, alle ore 17, con la sfida tra i padroni di casa e l’Arabia Saudita. Una manifestazione iridata che promette di essere incredibile, come suo solito, con quel tocco in più dato non soltanto da uno scenario incredibile come quello russo, ma anche dall’introduzione del Var. Una rivoluzione storica, che promette di non influire più di tanto sullo spettacolo, ma di rendere ancor più limpida la manifestazione. Poi, ovviamente, ci sono tutte le Nazionali più forti e intriganti del pianeta. L’Europa porta Spagna, Germania e Francia tra le favorite, mentre dal Sudamerica ci sono Argentina e Brasile pronte a dar battaglia contro ogni avversaria. Poi le sorprendenti squadre africane, le temibili asiatiche e l’atmosfera di sempre, quella del Mondiale. Con una grande assenza, a frantumare il cuore di un intero Paese, che stamattina si sveglia con un vuoto incolmabile. L’Italia non ci sarà, in Russia.
Per la Nazionale azzurra è arrivato un altro momento di riflessione, dopo le tante di questi ultimi mesi seguite al tragico spareggio perso contro la Svezia. Riflessioni accompagnate da innumerevoli cambiamenti nei posti di vertice, in primis sulla panchina, da Giampiero Ventura a Roberto Mancini. Le riflessioni, però, oggi lasciano spazio soprattutto ai rimpianti, all’amarezza, alla delusione, all’estrema tristezza. Per le occasioni perse dai protagonisti azzurri e, in particolare, della Juventus, in primis. A partire dall’incredibile record mancato da Gianluigi Buffon, che ha perso l’occasione di diventare il primo calciatore di sempre convocato in sei edizioni del Mondiale. Per lui come per Giorgio Chiellini e Andrea Barzagli si tratta di un’ultima occasione persa per qualificarsi alla massima competizione. Per diversi giovani, da Mattia Caldara a Federico Bernardeschi, invece, si tratta di un clamoroso vuoto agli inizi della propria carriera da protagonisti in Nazionale . Non in ultimo, per tutti i tifosi, che per quattro anni hanno atteso con ansia questo giorno, è il giorno più buio.
Per chi ha sognato di vivere il primo Mondiale, per chi ha sperato di vederne un ultimo, per chi ne è protagonista, per chi lo racconta, per chi è semplicemente pronto a tirar fuori dal cassetto la bandiera tricolore per far festa guardando la Nazionale. Per tutti noi, la giornata di oggi è di quelle da dimenticare al più presto.Antonio Lucibello