ANCELOTTI A NAPOLI,VOLERANNO I SEDIOLINI,SCAPPERA’ DI NOTTE di Sergio Vessicchio
Si è passati dal caviale alle alici fritte.Ancellotti a Napoli riporterà il Napoli nell’improvvisazione e nella depravazione tattica nella quale l’aveva lasciata Benitez. De Laurentis,grande presidente sotto tutti gli aspetti sbaglia allenatori ad intermitteza. Donadoni lo prese dalla nazionale e dovette cacciarlo,Benitez si dimostrò di essere un flop era buono solo a vendere “friarilli” davanti allo stadio.E’ il settimo allenatore dell’era De Laurentis: Ventura,Reja,Donadoni,Mazzarri,Benitez,Sarri e Ancelotti. Mazzarri in senso assoluto il più funzionale al sistema De Laurentis,Sarri il più vincente.Non parliamo di trofei ma di partite e di bel calcio. Ancellotti a Napoli è un clamoroso passo indietro sul piano del gioco,sia dal punto di vista tecnico che tattico.Ancellotti è scarso e lo diciamo senza paura di smentite,lo sanno tutti ma nessuno ha il coraggio di dirlo.In questi giorni stiamo assistendo ad una pacchiana esaltazione del maiale di Reggiolo dato per il più vincente,noi diremmo il più perdente in assoluto e tra i più esonerati d’Europa. Le Champions vinte sono ben tre – due sulla panchina del Milan e una su quella del Real – e le Supercoppe europee altrettanto. Stesso discorso per i blancos: la Decima l’ha portata proprio Carletto (dopo 12 anni di digiuno) nella magica serata di Lisbona superando per 4-1 ai supplementari i cugini dell’Atletico. Italia, Inghilterra, Francia, Spagna e Germania le nazioni.In tutto questo ha vintoc solo tre scudetti di cui solo uno in Italia avendo allenato per 12 anni solo squadre di vertice,Parma,Juventus e Milan ed è qui che casca l’asino.In Italia ha allenato ben 4 palloni d’oro i migliori stranieri e italiani e quando si è dovuto misurare nel campionato più importante ha fallito spudoratamente.Un solo scudetto vinto per altro grazie ad un Collina chiaramente schierato con il Milan grazie al doppio sponsor in comune l’adidas e l’opel e con l’annata peggiore di Buffon,era il 2003 2004.Ha allenato i migliori giocatori in assoluto e ha vinto un solo scudetto in Italia.Gioco penoso e prevedibile,fischiato ovunque a Milano .Il rapporto partite giocate,competizioni fatte va nettamente sotto nel rapporto vittorie sconfitte perchè proprio i numeri dicono che si tratta di un allenatore perdente.Sappiamo di essere contro corrente e soprattutto anti conformisti rispetto alle celebrazioni del momento ma Ancellotti è uno osannato dalla stampa e dai poteri e rappresenta uno degli allenatori più esonerati in Europa.
Alla Juventus di Moggi-Bettega-Giraudo non gli bastarono due secondi posti con punteggi elevati per ottenere il prolungamento della sua esperienza alla terza stagione. Era arrivato contestato dai tifosi e se ne andò con appiccicata l’etichetta del magnifico perdente.
Al Milan, subentrato in corsa alla meteora Terim nel novembre 2001, ha cancellato l’etichetta ma non si è salvato da un finale burrascoso, bersaglio delle critiche di Berlusconi e difeso strenuamente da Galliani. Otto lunghi anni con rescissione consensuale al termine dell’ennesima stagione tormentata e in anticipo rispetto alla conclusione del contratto.
Esonero anche dal Chelsea, pur portato a conquistare la Premier League al primo colpo nel 2010. A Londrà bastò un secondo posto con eliminazione ai quarti di finale della Champions League per far dire stop ad Abramovich (maggio 2011). Altro giro e altra serie di trionfi al Psg (ma anche un clamoroso campionato lasciato al Montpellier) e altra chiusura di rapporto lasciandosi senza troppi rimpianti.
Poi il Real Madrid cui regalò la Decima Champions League della storia nella finale derby di Lisbona contro l’Atletico, vittoria che gli valse la conferma da esonero sicuro, e l’addio solo un anno più tardi cacciato dal presidente Florentino Perez per non aver vinto nulla, colpa imperdonabile al Bernabeu e dintorni.
Infine il Bayern Monaco, preso dalle mani di Guardiola e riportato a vincere la Bundesliga che per i bavaresi rappresenta poco più di un optional. Dissidi interni allo spogliatoio gli sono stati fatali. Fine della storia, in attesa del prossimo capitolo.
A Napoli arriva dopo lo scudetto morale vinto dalla squadra allenata dall’allenatore più bravo d’Italia insieme a Conte.Sarri è stato il recordman con 91 punti e avrebbe meritato di vincere il tricolore ma lo ha fatto giocando un calcio eccezionale forse mai visto sui campi di calcio.Ha fatto innamorare tutti amici e avversari.I tifosi non vedranno più quel gioco ne quel ritmo e si dovranno subire chiusure in difesa,lanci nel vuoto e tanta improvvisazione.Servono i campioni ma con quelli non c’è bisogno del maiale scarso e sopravvalutato in panchina.L’epilogo già lo sappiamo,un film già visto.Finirà in contestazione,dovrà scappare di notte e al San Paolo torneranno a volare i sediolini su rettangolo di gioco.Sergio Vessicchio