Giro: a Gualdo Tadino trionfa Mohoric

Matej Mohoric della Bahrain-Merida ha vinto la 10/a tappa del 101/o Giro d’Italia di ciclismo, da Penne (Pescara) a Gualdo Tadino (Perugia), lunga 244 chilometri, la più lunga della corsa rosa. Lo sloveno ha battuto allo sprint il compagno di fuga il tedesco Nico Denz (Ag2r La Mondiale).

Il britannico Simon Yates ha conservato la maglia rosa di leader del 101/o Giro d’Italia di ciclismo, al termine della 10/a tappa, da Penne (Pescara) a Gualdo Tadino (Perugia), la più lunga della corsa con i suoi 244 chilometri.

L’ordine d’arrivo

1. Matej MOHORIC (SLO) Bahrain Merida 6h04’02”
2. Nico DENZ (GER) AG2R st
3. Sam BENNETT (IRL) BORA Hansgrohe +34”
4. Enrico BATTAGLIN (ITA) LottoNL Jumbo st
5. Davide BALLERINI (ITA) Androni st
6. Mads WURTZ (AUT) Team Katusha st
7. Francesco GAVAZZI (ITA) Androni st
8. Jarlinson PANTANO (COL) Trek Segafredo st
9. Gianluca BRAMBILLA (ITA) Trek Segafredo st
10. Josè GONCALVES (POR) Team Katusha st

Tappa infinita, Chaves non ce la fa

È la tappa più lunga del Giro 101 e i cacciatori di imprese provano la fuga già al km 0, approfittando del Gpm di Fonte della Creta che inaugura la corsa di oggi. Se ne vanno in 17, che poi le asperità della salita riducono a 12. Ci sono Giulio Ciccone (Bardiani), Valerio Conti (UAE Emirates), Luis Leon Sanchez (Astana). Ma la notizia arriva dal gruppo maglia rosa. Esteban Chaves, secondo della generale e trionfatore sull ‘Etna, non riesce a tenere le ruote degli altri big della generale, trainati dal forcing del Team Sky. Il colombiano, alle prese con problemi respiratori, si stacca e FDJ, Sunweb e UAE Emirates danno il cambio alla squadra di Chris Froome per evitare di farlo rientrare.

Esteban Chaves in crisi nella 10^ tappa del Giro

Esteban Chaves in crisi nella 10^ tappa del GiroGetty Images

Forcing del gruppo

Ciccone vince il traguardo di Fonte di Creta e si ripete sull’ascesa di terza categoria di Bruzzolana. Davide Ballerini invece, fa suo il traguardo volante di Teramo. Ma il forcing del gruppo maglia rosa (quasi 40 km/h di media nonostante le asperità) non permette agli attaccanti di andarsene. Nel momento in cui vengono ripresi, rilancia l’azione Tony Martin (Team Katusha), che per un breve tratto si porta dietro Krists Neilands (Israel Cycling Academy). L’olandese molla dopo pochi km e “Panzerwagen” se ne va in solitaria.

Braccio di ferro impari, Yates ancora brillante

Inizia un braccio di ferro tra due grupponi, quello maglia rosa e quello di Chaves. Il colombiano ha la fortuna di essere in compagnia di Elia Viviani e della Quick-Step, con la squadra belga che ha interesse a tirare per portare il velocista veronese a fare la volata. Tony Martin, intanto, si rialza. Ma davanti sono in tanti, quasi tutti, a voler evitare il ricongiungimento. E dopo 30 km di forcing, la Quick-Step molla, lasciando alla sola Mitchelton Scott il compito di inseguire. Il distacco lievita in breve tempo. Al traguardo volante di Sarnano arriva un’altra dimostrazione di forza di Simon Yates. L’inglese doma Pinot allo sprint e si prende altri 3 secondi di abbuono. Dopo la volata, parte in contropiede Marco Frapporti (Androni).

VIDEO – Yates, che pedalata! La maglia rosa si prende il traguardo volante e i 3 secondi di abbuono

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Mohoric contrattacca, finale a mille

A 40 km dalla fine Davide Villella (Astana) e Matej Mohoric (Bahrain Merida) escono dal gruppo maglia rosa. La coppia riprende Frapporti in vista del Gpm di Annifo e lo stacca. Il finale viene corso a 1000 all’ora. Dumoulin e Carapaz accusano problemi meccanici ma riescono comunque a rientrare nel gruppo. Davanti Mohoric fa il diavolo a 4, cercando di andarsene in solitaria. Ma il tedesco Nico Denz, partito al contrattacco, riesce a rientrare sullo sloveno della Bahrain in un tratto di discesa, mentre Villella perde le loro ruote. Nel gruppo nessuno ha la forza per tirare e si arriva alla volata a due. Denz sembra avere la meglio lanciando per primo lo sprint ma Mohoric ha più gamba, resiste al corridore della Ag2R e vince di mezza bicicletta. È il quarto corridore sloveno a mettere la sua firma sulla corsa rosa dopo Luka Mezgec, Primoz Roglic e Jan Polanc.

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