LO HA DISTRUTTO E ORA LO SFOTTE.ALLEGRI SU MANDZUKIC: “SE VIENE IN PANCHINA NON SERVE”

Lo ha distrutto facendolo giocare terzino sinistro,togliendolo dall’area di rigore  e ora lo sfotte e lo attacca.Le parole di Massimiliano Allegri su  Mario Mandzukic alla vigilia di Roma-Juventus hanno fornito un ulteriore indizio: il croato ha la valigia pronta. “Mario quando subentra è un disastro. O lo faccio giocare dall’inizio – il pensiero di Max – o lo porto in panchina e si guarda tutta la partita seduto. Ultimamente è un po’ più sorridente, si vede che deve andare al Mondiale…”. L’ironia livornese non va trascurata nel filtrare il messaggio, ma la puntura è evidente. Per Allegri si gioca in 14 e chi entra in corso d’opera ha spesso spaccato le partite. L’obbligo è farsi trovare sempre pronti, anche quando i minuti a disposizione per carburare sono pochi. Il croato – un po’ anche per le caratteristiche fisiche – non sempre è riuscito a farsi apprezzare alzandosi dalla panchina. Valgono da esempi recenti le sfide contro Real Madrid (all’andata), Spal e Napoli. Di tutt’altro livello il rendimento da titolare, ma nella Juve di oggi e in quella che verrà – soprattutto con Allegri al timone – una maglia garantita non ce l’ha nessuno. Ecco perché in in estate la Juventus potrebbe perdere il suo guerriero.

Chiaramente, non è qui in discussione il valore di una delle colonne portanti dell’ultimo triennio di successi. Mandzukic, tra l’altro, è uno dei giocatori che è stato maggiormente plasmato dal lavoro di Allegri. Pur rimanendo un ottimo centravanti di peso, è diventato dalla seconda parte della scorsa stagione un eccellente interprete del ruolo di esterno offensivo. Senza il suo contributo di chili e centimetri sulla trequarti esterna, mai si sarebbe potuto sperimentare con successo il 4-2-3-1. La Juventus della prossima stagione passa però anche dalla rifondazione in attacco: una volta acquisito uno tra Morata e Martial, il primo posto a liberarsi sarebbe proprio quello del gigante croato. Hanno pensato a lui il Marsiglia di Rudi Garcia, club turchi e anche il Milan per il dopo Kalinic. Sullo sfondo, le solite sirene cinesi già ignorate quando hanno risuonato in passato. La sensazione è che, dopo il Mondiale, l’avventura di Super Mario possa continuare comunque lontano dall’Italia.

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