Il segreto di Gattuso: “Juventus? Mi ha sempre affascinato”

“Mi hanno sempre trasmesso un grande senso di appartenenza e compattezza. Ma se li battiamo riesplode l’entusiasmo e costruiremo qualcosa di grosso”.

 

È un Gennaro Gattuso deciso è determinato quello che ha parlato alla vigilia di Milan-Juventus, finale di Coppa Italia che si giocherà mercoledì a Roma. E che non ha negato di subire un certo fascino da ciò che riguarda la Vecchia Signora.

“Con la Juventus sarà come una finale della Coppa del Mondo – l’analisi di ‘Ringhio’ -. Domani vincere sarebbe la scintilla per far riscatenare l’entusiasmo contagioso che c’era tra i tifosi dieci mesi fa. Dovremo concedere poco e niente ai bianconeri e soprattutto avere personalità nel fare il nostro gioco. Loro sono forti ma hanno qualche difetto. Domani sarà importante la testa per fare quel qualcosa in più che potrà risultare decisivo”.

“Quando il Milan ha vinto la Supercoppa a Doha l’ho visto alla tv, ero felice anche perché il Milan non vinceva da qualche tempo – ha spiegato ancora il tecnico calabrese -. Questa squadra ora è molto giovane, che però conosce l’importanza di questa sfida e di questo avversario. Se li battiamo potremo davvero fare qualcosa di molto importante”.

Sui singoli: “Biglia deve essere un valore aggiunto per noi. Ha fatto qualcosa di incredibile negli ultimi quindici giorni pur di recuperare. Non è al massimo e in caso di una nuova botta potrebbe avere un infortunio ancora più grave. Mi aspetto un Suso che giochi nelle due fasi, che faccia anche la fase difensiva. Abbiamo bisogno anche di questo da parte sua in questo momento”.

Gattuso ha quindi rivelato di essere sempre stato affascinato dal mondo Juve: “Sin da quando ero giocatore mi hanno sempre dato un grande senso di apparenza, nel loro mondo c’è disciplina e compattezza. Sono sempre pronti a battagliare. Mi hanno sempre affascinato. Se ho sentito Ancelotti? No, anche perché sono scaramantico. Ho parlato solo con Sacchi, non potevo non rispondergli. È un maestro”.

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