LA JUVENTUS E’ SEMPRE L’ALIBI DI CHI NON VINCE,DEI FRUSTRATI di Gennaro Trisciuzzi
Un calciatore tira acqua al proprio mulino. Un arbitro invece è un giudice. Nulla di strano, è la prassi. Mercoledi sera per 90 minuti il Real Madrid è stato tutelato, coccolato e ignorato quando Marcelo faceva il gesto degli occhiali, quando CR7 giocava a vola vola farfallina, quando Carvajal andava a martello in ogni contrasto o quando i merengues sbraitavano contro il fischietto inglese chiedendo il cartellino giallo che puntualmente arrivava. Vedi questo per 90 minuti e al 93° in piena isteria da fine gara vedi fischiarti contro un rigore come quello non fischiato su Cuadrado nella gara di andata e ti girano le palle. Ti girano le palle perchè se al posto del Real ci fosse stato lo Shaktar o se al Real non fosse servito, tu arbitro quel rigore non lo avresti probabilmente fischiato come non lo ha fischiato il tuo collega a Torino e come tanti rigori IDENTICI non vengono fischiati in tutto il mondo. In più cacci il capitano dei difendenti nonostante non ti abbia nè menato nè insultato… avresti dovuto avere il sangue freddo, l’esperienza e la saggezza di uscire al massimo un giallo o di far finta di niente come spesso fanno gli arbitri con quei calciatori che rischiano il secondo giallo e che vengono solamente redarguiti per non alterare l’equilibrio del match. Storia vecchia che avviene ovunque. Buffon avrà sbagliato ma, io lo capisco, ha parlato con la pancia, è stato schietto, senza filtri. Eppure non va bene. Non perchè essere umani con tutte le emozioni del caso sia un errore (Mourinho viene idolatrato per affermazioni ben più pesanti); no l’errore è che tu Buffon sei juventino e in Italia se sei juventino hai torto a prescindere, se sei juventino e lasci la Champions demolendo il Real Madrid in casa sua come nessun altra squadra al mondo devi comunque vergognarti perchè #rubentino, #finoalconfine, #dopato, #ladro e #prescritto … e fa nulla se le statistiche, i dati, la storia (juventina e non) dica altro; sarà sempre più semplice credere ad un mai esistito arbitro chiuso in uno spogliatoio che fare i conti con l’ennessima bacheca vuota, con la realtà di un calcio italiano generale che, senza la Juventus, oggi sarebbe morto e che senza alcun merito e programmazione si ritrova nuovamente 4 squadre in Champions League. No, il problema è sempre e solo la Juve, anche quando piove, quando la TV non prende bene, anche quando stai esultando per il rigore di Ronaldo e sbatti con l’alluce alla sedia del tavolo. Chi dice che essere juventini è una scelta di comodo non ha capito un emerito cazzo: ci vuole una pazienza infinita, una passione, una testardaggine e due palle quadrate per essere juventini e sopportare tutta la frustrazione che ci piove addosso una domenica sì e l’altra pure. In Italia si pretende sempre meritocrazia, purchè non sia la Juve naturalmente… la Juve non merita mai nulla. Neanche se ti manda da 6 anni in gita domenicale al farmacista dall’alto di un (quasi) capolavoro a Madrid mentre tu fai fatica anche solo a mettere il naso sul pianerottolo di casa.Gennaro Trisciuzzi