L’HA UCCISO MORATTI INSIEME A CHI SI E’ INVENTATA LA FARSA DI CALCIOPOLI.POLEMICHE IN RAI MA NON SOLO
Voce di 90esimo minuto e della Domenica Sportiva, aveva 70 anni. «Era un amico, un fratello», scrivono i colleghi ricordando i fatti del 2004-2006
Un uomo serio,un giornalista importante.Ignazio Scardina 70 anni per una telefonata dove parlava di cose tutt’altro che relative a partite di calcio venne coinvolto in farsopoli quella grande invenzione per distruggere al Juventus e dove buttarono dentro solo innocenti per dover dimostrare chissà quale delitto mai dimostrato
Ha pagato con la vita e come tutti gli innocenti ingiustamente accusati con una sofferenza che mai avrebbe meritato”.
ANTINELLI INVIATO RAI PER LE PARTITE DELLA NAZIONALE: “PER SCARDINA SEI ANNI DI ACCUSE INFAMI FATTE DA INFAMI”
Antinelli giornalista Rai inviato e bordocampista delle partite della nazionale è sbottato su facebook dopo la morte di Ignazio Scardina.
Al dolore per la scomparsa di Ignazio Scardina, 70 anni e storico giornalista Rai venuto a mancare ieri dopo aver combattuto a lungo contro una grave malattia, si aggiunge l’imbarazzo per lo scontro social avvenuto tra i due colleghi della stessa azienda, Enrico Varriale e Alessandro Antinelli. Il diverbio, nato e sviluppatosi su Twitter, ha ovviamente fatto il giro del web in poche ore, dividendo il mondo social nel giorno del lutto.
Il motivo del contendere risalirebbe a qualche anno fa. Scardina, classe 1947 e capo della redazione sportiva Rai dal 2000 al 2006, era infatti stato l’unico giornalista coinvolto nelle indagini della Procura di Napoli per lo scandalo Calciopoli. Proprio in quegli anni ci sarebbero stati diversi contrasti tra Varriale e lo stesso Scardina, divergenze non dimenticate da Antinelli che ha risposto in maniera piccata al messaggio di ricordo del giornalista napoletano. Secondo diverse ricostruzioni, infatti, Varriale avrebbe accusato Scardina di favorire alcune figure all’interno della redazione calcio della Rai per confezionare servizi a favore della Juventus durante il periodo di Calciopoli.
«Oggi solo silenzio e dolore. RIP», scriveva Varriale nel suo primo tweet a cui il collega aveva risposto con un già critico «No, non riposa in pace». Poi le accuse scivolate fino alle offese. «Taci, ipocrita» e «Per rispetto di Ignazio mi fermo qui, sono diverso da te» il tweet finale di Antinelli. Non si conoscono ancora gli effetti di questa guerriglia social sui due giornalisti, se effetti ci saranno, ma resta indelebile il segno che Calciopoli aveva lasciato su Scardina. Lo stesso giornalista Rai era stato assolto nel 2011 e reintegrato dall’azienda.
SULLA MORTE DI SCARDINA ANTINELLI LITIGA CON VARRIALE LUNGA E IMBARAZZANTE QUERELLE SUI SOCIAL
Al dolore per la scomparsa di Ignazio Scardina, 70 anni e storico giornalista Rai venuto a mancare ieri dopo aver combattuto a lungo contro una grave malattia, si aggiunge l’imbarazzo per lo scontro social avvenuto tra i due colleghi della stessa azienda, Enrico Varriale e Alessandro Antinelli. Il diverbio, nato e sviluppatosi su Twitter, ha ovviamente fatto il giro del web poche ore, dividendo il mondo social nel giorno del lutto.
Il motivo del contendere risalirebbe a qualche anno fa. Scardina, classe 1947 e capo della redazione sportiva Rai dal 2000 al 2006, era infatti stato l’unico giornalista coinvolto nelle indagini della Procura di Napoli per lo scandalo Calciopoli. Proprio in quegli anni ci sarebbero stati diversi contrasti tra Varriale e lo stesso Scardina, divergenze non dimenticate da Antinelli che ha risposto in maniera piccata al messaggio di ricordo del giornalista napoletano. Secondo diverse ricostruzioni, infatti, Varriale avrebbe accusato Scardina di favorire alcune figure all’interno della redazione calcio della Rai per confezionare servizi a favore della Juventus durante il periodo di Calciopoli.
«Oggi solo silenzio e dolore. RIP», scriveva Varriale nel suo primo tweet a cui il collega aveva risposto con un già critico «No, non riposa in pace». Poi le accuse scivolate fino alle offese. «Taci, ipocrita» e «Per rispetto di Ignazio mi fermo qui, sono diverso da te» il tweet finale di Antinelli. Non si conoscono ancora gli effetti di questa guerriglia social sui due giornalisti, se effetti ci saranno, ma resta indelebile il segno che Calciopoli aveva lasciato su Scardina. Lo stesso giornalista Rai era stato assolto nel 2011 e reintegrato dall’azienda.
Ignazio Scardina è morto all’età di 71 anni suscitando dolore un po’ in tutto il mondo del calcio e del giornalismo sportivo. Peccato, però, che l’addio all’ex direttore della redazione calcistica della Rai abbia scatenato anche liti social. A far partire il tutto, un tweet di cordoglio da parte di Enrico Varriale: “Oggi solo silenzio e dolore. Addio Ignazio R.I.P.”.
Per chi non lo ricordasse Varriale, fu uno degli accusatori di Scardina ai tempi di Calciopoli: lui e un’altra giornalista Rai accusarono sostanzialmente l’ex direttore di aver favorito un altro collega, Ciro Venerato, quale inviato presso la Juventus. Nel processo di Napoli, Scardina fu assolto da ogni addebito, ma evidentemente quella vicenda ha avuto ancora strascichi nell’ambiente Rai e a quanto pare nella TV di Stato sono in tanti a non perdonare quelle pesanti accuse a Scardina di essere sostanzialmente “asservito” ad una sorta di cupola.
Al tweet di Varriale ha risposto direttamente Alessandro Antinelli: “No, non riposa in pace”, da cui la controreplica del giornalista di Napoli. “Io, e tanti altri, ricordiamo bene chi erano i colleghi più attivi nelle assemblee di redazione e non solo, a chiedere interventi del Cdr di Rai Sport, per contestare le decisioni del capo della redazione calcio. Ma, come detto, oggi è il giorno del dolore e del silenzio”. Ma Antinelli non molla: “Continua a non riposare in pace. Taci per favore”. “Taci tu. Ipocrita.”, insiste Varriale e a quel punto Antinelli la chiude lì: “Per rispetto di Ignazio mi fermo qui. Io sono diverso da te”.
A Varriale, semrba destinato anche un altro post su Twitter, quello di un altro giornalista storico della Rai, Mario Mattioli: “Caro Ignazio, ho visto che alcuni dei delinquenti che ti hanno accoltellato alla schiena, compilano frasi di dolore fariseo. Non ci fare caso: il disprezzo di cui sono circondati li soffocherà”.