Juventus, De Ceglie: “L’ultimo anno è stato un incubo, ma niente rancori”

“L’ultimo anno di Juve è stato un incubo, finire fuori squadra ha fatto davvero male”. Dopo 22 anni di bianco e nero Paolo De Ceglie saluta la Juve. E lo fa senza peli sulla lingua, ma anche senza rancore. L’intervista di Filippo Conticello su La Gazzetta dello Sport in edicola oggi svela i motivi per cui il giocatore è finito ai margini della squadra di Allegri. “Non sono un viziato che rifiutava le cessioni. E’ mancata un’intesa sul mio futuro”, puntualizza De Ceglie.

TRA PRESENTE E FUTURO — Il laterale ha voglia di tornare a giocare. E sul futuro chiarisce: “L’America può essere una soluzione per un viaggiatore come me”. Poi De Ceglie parla del suo rapporto con Marchisio e Del Piero, esprime un giudizio su Alex Sandro (“E’ un mostro, ma certe operazioni sono nella storia della Juve…”) e infine confida le sensazioni vissute da separato in casa. Quella che era la “sua” casa. GAZZETTA DELLO SPORT

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