DOPPIETTA DI HIGUAIN LA JUVENTUS PASSA A PESCARA
La Juve ha ammazzato il campionato per l’ennesima volta, ma questa potrebbe, dovrebbe essere quella buona e anche i pochi che consideravano la corsa allo scudetto ancora incerta se ne dovranno fare una ragione: otto punti di vantaggio a sei giornate dalla fine i bianconeri non se li faranno rimontare nemmeno in caso di cataclisma, si tratta soltanto di capire quando i campioni d’Italia festeggeranno per la sesta volta consecutiva il titolo. Se le cose resteranno come stanno ora, capiterà proprio all’Olimpico, proprio contro la Roma, alla terzultima.
A Pescara, la Juve ha fatto quello che aveva in mente di fare: non prendersi rischi, non fare fatica, segnare e poi congelare la situazione e magari dare un aiutino a Higuain nella rincorsa al titolo di capocannoniere. Ha funzionato tutto, tranne una cosa: Dybala è uscito al 9′ della ripresa per un problema alla caviglia destra (si teme una leggera distorsione, l’articolazione gli è stata protetta con un bendaggio rigido), conseguenza di un calcione di Muntari che, nella circostanza, avrebbe meritato il secondo giallo. Altri brividi non ce ne sono stati, anche se Allegri ha sovente tarantolato davanti la panchina, infuriato per certe leggerezze dei suoi (soprattutto di Pjanic e Cuadrado) di cui però la Juve non ha pagato lo scotto. Il Pescara ha giocato con dignità e inseguendo sempre l’idea che Zeman gli ha suggerito, ma è davvero troppo modesto e troppo fragile per reggere a questi livelli. Una gran botta di destro di Memushaj, parata in due tempi da Neto, dopo appena dieci secondi poteva essere un’avvisaglia, invece è rimasto un fuoco di paglia. La Juve ha aspettato l’occasione buona con pazienza, nella consapevolezza che il Pescara lo si scoperchia facilmente sia attaccandolo di lato (come ha fatto Cuadrado) sia infilandolo con i triangoli stretti, a beneficio di Higuain. È stato proprio Cuadrado a propiziare il gol che ha schiuso la gara, impegnando Fiorillo di destro, recuperandone la respinta (Biraghi dormiva) e servendo l’assist al Pipita, il quale ha sprecato due o tre buone opportunità trovando comunque il modo di siglare la doppietta prima dell’intervallo e ancora con un gesto da opportunista: Pjanic ha pescato Mandzukic, bravissimo a fare da sponda per Higuain che anticipato sia il dormiente Campagnaro sia Fiorillo.Con il vantaggio raddoppiato e la partita in cassaforte, nella ripresa la Juve si è limitata all’amministrazione più ordinaria. C’è stata un’occasione per Sturaro (il sostituto di Dybala) e stop. In tutto i bianconeri hanno battuto appena un calcio d’angolo, a ennesima conferma di quanto poco si siano spesi mentre Zeman provava ad aggiungere un punta dopo l’altra Ma dei suoi schemi, il Pescara ha imparato solamente la teoria: a metterli in pratica proprio non ce la fa.Emanuele Gamba