I fondi cinesi del Milan arrivano dalle Isole Vergini
C’è un prestito proveniente da una società con base nelle Isole Vergini Britanniche dietro l’operazione con cui la cordata guidata da Sino-Europe Sports ha versato a Fininvest la seconda caparra da 100 milioni necessaria a prorogare il closing per l’acquisto del Milan al 3 marzo, rallentato dalle lungaggini per ottenere dal Governo di Pechino l’autorizzazione a trasferire i capitali.
LA RIVELAZIONE – Il nuovo dettaglio di una vicenda dall’esito ancora non scontato arriva da ‘Calcio e Finanza’. Il sito pubblica infatti documenti datati 13 dicembre, con cui Rossoneri Champion, società veicolo con sede a Hong Kong, controllata da Sino-Europe, ha ricevuto un prestito di circa 102 milioni di euro da Willy Shine International Holdings, con sede appunto nell’arcipelago caraibico considerato un importante paradiso fiscale. E nello stesso giorno è stato ufficializzato l’accordo fra Fininvest e Sino-Europe per la proroga del closing. Secondo quanto filtra dal fronte cinese, si tratta di capitali comunque riconducibili a Sino-Europe Sports e, viene spiegato dalla stessa fonte, la triangolazione è stata necessaria per fare uscire in maniera più rapida dalla Cina i soldi necessari a ottenere la proroga.
CORSA CONTRO IL TEMPO – Restano ancora meno di 60 giorni per portare a termine l’affare entro il 3 marzo, e gli acquirenti sono convinti di fare in tempo, nonostante a cavallo fra gennaio e febbraio gli uffici pubblici della Repubblica Popolare resteranno chiusi per qualche giorno per i festeggiamenti del Capodanno cinese. In quei giorni il Milan vivrà invece le ultime battute di un mercato invernale che non sembra poter riservare grandi colpi di scena, perché sarà autofinanziato e per ogni operazione servirà il benestare dei cinesi.